giovedì 3 novembre 2011

..siamo solo noi!


12 commenti:

Giorgio Ledda ha detto...

Facixeddas de cazzu!!!

asi' ha detto...

babbo ha detto...
Chi non c'era non può neanche immaginare l'atmosfera che si è vissuta durante la cena per il trentennale, la tranquillità, la rilassante pace, l'incondizionata fiducia che ognuno dei partecipanti ha riposto sugli altri.
Non c'erano dubbi che sarebbe andata proprio così,non una cena dove far riaffiorare i ricordi, ma un nuovo punto di partenza per nuove avventure da vivere assieme.
Il fatto è semplice, noi ci andiamo bene così come siamo, dobbiamo solo decidere quale sarà la prossima esperienza che dovremo fare tutti assieme, possiamo cominciare con quel caffè da consumarsi fuori confine. Io ci stò.

asi' ha detto...

Gians ha detto...
Caro Babbo, credo tu abbia descritto nel modo migliore l'atmosfera della serata. Anche io l'ho vissuta con le stesse sensazioni. Quindi grazie per averle messe in bella copia qui, grazie per la solita ospitalità nell'esagono e scusami se non ho potuto partecipare alle operazioni di pulizia. Ripensando al nostro percorso di crescita insieme, -tra le cose importanti- ho bene in mente cosa augurare e insegnare a mio figlio. Un abbraccio a tutti.

Gians

02 novembre 2011 22:39

asi' ha detto...

tonio ha detto...
Giusto Babbo,parole sacre,una serata che a me ha fatto stare da Dio,mi dispiace che è passata velocemente perche una serata che mi ha' fatto lasciare a casa tutto(pensieri,problemi,stanchezza ecc ecc)il Q.F.R è un gruppo di AMICI veri con lo scopo genuino di essere AMICI e divertirsi.Dico grazie a Simona e Marcella che e tramite loro che vi ho ritrovato,siete insostituibili,e rimpiango il tempo che ho perso con voi,ma non è mai troppo tardi,dobbiamo solo decidere quale sara' la prossima esperienza da fare tutti assieme.IO ci sto'al caffè fuori confine,sara' un altro successo.A presto. Tonio

02 novembre 2011 22:58

asi' ha detto...

ciao a tutti, mi sono permesso di riportare i commenti di alcuni di voi nel post secondo me più adeguato. Credo con estrema sincerità che questa sia una bella storia di vita sulla quale si potrebbe scrivere un libro, o addirittura girare un film.La cosa che più mi stupisce e che i nostri caratteri e le nostre personalità cosi diverse e talvolta aggressive, ci uniscano con tanto affetto da cosi tanti anni.Incontrarsi dopo tanto tempo senza aver perso quella giusta confidenza per potersi dire: ciao, sai che sei proprio lo stesso coglione di una volta?
beh,trovo davvero che in qualche modo siamo delle persone speciali...

p.s.
un grande abbraccio a SANDRO TIEPIDO, troppo distane per poterci raggiungere...

babbo ha detto...

Lo sapevo, Asì prima ci stupisce con le invenzioni, poi si tradisce lassendinci sa podda.
Itta dimmoniu troppo distante per raggiungerci, è bastata una cena per capire che siamo tutti sul prossimo nastro di partenza.
ps. però: ficcis de cazzu diaderusu.

babbo ha detto...

FACCIS non ficcis, scusate

Sandro Tiepido ha detto...

Tantissimi saluti a tutti,mi fa molto piacere rivedervi tutti assieme!
Un caldo "tiepido" abbraccio da Sandro!

Giuseppe ha detto...

carissimo SANDRO, hai fatto una bellissima sorpresa, durante la cena abbiamo pensato anche a te, e la prossima volta speriamo tu possa esserci di persona!
come vedi simo un po invecchiati dall'ultima volta che ci siamo visti ma l'amicizia e l'affetto che proviamo l'uno per l'altro e rimasto immutato,anche tu sei parte di questo gruppo speciale perciò ti aspettino per il prossimo incontro!

un abbraccio
Giuseppe

babbo ha detto...

Sandrinu tebi tebi, innui du tenemmisi allogau? scedau, s'esti guastau non esti bonu a scriri in sadru.
Faidi prexeri su sciri ca s'agattada ancora, ada essiri grassu ancora cummenti una puncia?
A si biri mellusu
Babbo.

Giorgio Ledda ha detto...

Bèni agatau, Sandro!
comenti podis biri, is annus funt passaus a tropparas; a chini hat postu brenti, a chini pilus biancus, a chini prus d'amancat calincunu arragiu e nisciunus hat postu conca :-)
In dogna manera, non seus ancora patìus po sa conquista de su mundu; seus ancora dezidendi sa dì, chini depit potai sa cos'e papai e sa birra frisca, cali machina pigai, a chini setzidi ainnatis, a chini setzit a mesu, e ateras osas meda.
Quindi, chi dezidis, acudis de sicuru a benni tui puru.
T'abetaus a bratzus obertus.

Gians ha detto...

Che bella sorpresa caro Sandrino. Immagina che ti penso ancora esile come me o come qualsiasi adolescente di trenta anni fa. Per questo ti chiamo Sandrino, anche ora che potresti essere un marcantonio di due metri. Sarebbe bello rivederti e capire come vivi e come sei oggi.L'augurio è quindi quello, -anche secondo l'idea di una trasferta di tutti noi- di un incontro con te nelle tue zone. Un caro abbraccio,

Luca.