giovedì 30 agosto 2007

Racconto a piu' menti

Capitolo 11°

Ma dove ho vissuto in tutti questi anni, forse in una bolla di sapone, illuso che, andare ottimamente a scuola, fosse la chiave della tranquillita', invece appena lasciata la scuola, arrivano i problemi.
L' illusione che potessi trovare un lavoro subito, invece malgrado gli sforzi di quell'infaticabile di mio padre, abbiamo raccolto solo promesse.
L' illusione di poter condurre una vita sentimentale tranquilla con Irene, la ragazza di sempre, l'amore adolescenziale fatto di, ti amero' per sempre, e di non ti lascero' mai, che si trasforma in un incubo con lei che mi tradisce con chi sa chi, rimane incinta, e mi chiede di aiutarla nella gravidanza, io che non vado quasi mai dal medico di famiglia, costretto due mesi in un letto di ospedale per un banale incidente con lo scooter, se questa e' la realta' allora ho davvero vissuto in una bolla di sapone, che pero' devo dire e' scoppiata in un buon momento, andro' a esercitare la mia professione di geometra in un resort, e il cambio Irene, Valeria, e' quanto di meglio potessi auspicare dopo questa incredibile estate.
Mi lascio alle spalle tutto il vissuto, non posso continuare a sperare nell'aiuto degli altri, il futuro dovro' costruirmelo da solo.
Fra' qualche giorno si parte per raggiungere il resort, chiamero' Valeria per dargli il mio prossimo indirizzo, magari potrebbe passare li qualche giorno di ferie.
Valeria mi chiede di raggiungerla a Torre delle Stelle, localita' di villegiatura nella panoramica per Villasimius, dove il padre, noto ortopedico cagliaritano, possiede una bellissima villa affacciata sul mare, arrivo con non poco imbarazzo credendo di trovarci Valeria con i suoi genitori, ma con mia grande sorpresa, mi accoglie lei, il sorriso splendente le illumina il viso piu' di quanto gia' facesse il sole del pomeriggio,
V.. non stare li incantato entra, rilassati pure siamo soli i miei non vengono spesso al mare, mi lasciano volentieri ampia disponibilita', allora sei in partenza?
G.. si, manca poco ormai devo solo ultimare i bagagli, che dici potrai venire a trovarmi qualche volta?
V.. non so, magari qualche volta....
(accidenti credevo che malgrado lei abbia qualche anno in piu' di me, fossi riuscito a fare colpo , evidentemente mi sbagliavo).
V.. posso offrirti da bere, sarai accaldato malgrado la passeggiata in scooter la temperatura esterna e' molto alta, te freddo, coca, birra
G.. volentieri te freddo, bella casa, la dividi con i tuoi fratelli?
V.. solo una sorella, piu' grande di me sposata con illustre chirurgo, abitano nella campagna toscana ormai da diversi anni, eccoti il te, ma ti prego rilassati pure mettiti in liberta' fai come me aria condizionata al massimo e costume da bagno voila'
si toglie il pareo gia' trasparente di suo e mi appare in tutta la sua bellezza, (come posso togliermi i bermuda, proverei troppa vergogna,sono visibilmente eccitato)
G.. eemmm accidenti non ho portato con me il costume, sono costretto a rimanere in bermuda, mi togliero' comunque scarpe e maglietta.
V.. malgrado i mesi di ospedale, il fisico non ti ha tradito, ti vedo comunque in grande forma, mi passa la mano nel petto e mi sorride come se volesse invitarmi a fare lo stesso con lei, non so decidere, e se lo stesse facendo solo per provocarmi? mi sollevo dal divano quasi divincolandomi e mi avvicino alla vetrata che da sul mare
G.. bellissima vista sul mare, non potevano scegliere un posto migliore
V.. dalla veranda superiore la vista e ancora piu' bella
mi prende la mano e mi porta su per le scale, sono confuso, il solo contatto con la sua pelle mi eletrizza, spalanca la porta della camera, dove un ampio letto ordinato, con lenzuola azzurre e grandi cuscini, mi fa scattare qualcosa che mi afferra lo stomaco non riesco piu' a pensare che a lei a quello che potremmo fare se solo riuscissi a capire le sue intenzioni
V.. avevo ragione? guarda che vista
lei parla io non la sento e un passo dietro di lei immobile la guardo sorridere il mare non lo vedo neppure, cosa devo fare? cosa posso fare?, lasciarmi andare, e magari ricevere un chiaffo che manderebbe a monte tutto? oppure aspettare che il primo passo lo faccia lei?
G.. bello si, da qui' molto piu' bello
V.. Giovanni stai bene?
G.. forse il caldo mi ha un po' sfiancato, ma sro' bene
V.. vieni torniamo giu' un'altro te freddo ti rimettera' in forze
avrei voluto da lei altro che il te freddo
V.. hai detto qualcosa?
G.. no pensavo a voce alta
V.. e a cosa pensavi? avanti dimmelo.

5 commenti:

babbo ha detto...

---TUTTI
DEVO RINGRAZIARVI PER I CAPITOLI CHE AVETE SCRITTO NEL NOSTRO RACCONTO A PIU' MENTI, VI SARETE ACCORTI, COME ME, CHE SCRIVERE CAPITOLI DI UN RACCONTO NON E' POI COSI' FACILE, E' BELLO COMUNQUE POTERNE LEGGERE 11 TUTTI ASSIEME, CONTINUATE COSI'
GRAZIE PERSONALE A:
GIANS 2° 4° 6° 10° CAPITOLO
CHICHI 3° 5° CAPITOLO
FIOREDICOLLINA 7° 8° CAPITOLO
GALLO 9° CAPITOLO
BABBO.

gians ha detto...

Babbo, non dirmi che a Giovanni sta iniziando a girargli bene? ma! speriamo.

Anonimo ha detto...

babbo, questo geometrino non capisce di geometria; sarà il caso di fargli un disegnino, magari si fa un'idea :D

asi' ha detto...

..ma anzichè guardare il mare...
SI D'ONADA UNA BELLA SCARRUCCIADA ABINT'UNGASA??
lo sapremo nella prossima puntata...
p.s.
GIANS traduci..

gians ha detto...

SI D'ONADA UNA BELLA SCARRUCCIADA ABINT'UNGASA??

Traduzione:

nota posizione erotica in uso presso il nuraghe di Barumini, ma ancora oggi utilizzata da parecchi estimatori.