sabato 6 ottobre 2007

Equilibrio instabile


Due pedalate avanti. Stop.
Mantenere l'equilibrio e ruotare
di trecentosessanta gradi.
Allungare lo sguardo attorno a noi,
cercando di capire casa fanno quelli
come noi. Finita la rotazione,
ripedalare in avanti.
Sfrecci quelli che come te
pedalano, alcuni corrono,
altri mentre si guardano
attorno hanno lo sguardo basso
e non vedono nulla, altri cadono
rovinosamente. Io in quel momento
mi fermo, ma non capisco
quella caduta. Faccio tante, tante,
rotazioni a trecentosessanta gradi,
ma niente, lo sguardo si perde nel vuoto.
Mi dico? sara' il caso di dare due
pedalate indietro? si, faccio
questo tentativo. Ora, mi sembra
di vedere qualcosa di piu';
quello come me' che è caduto,
aveva dato i segnali, ma
pedalando, si è troppo
intenti a mantenere
il proprio equilibrio, spesso
senza badare a quello degli
altri. Ma ora è tardi, mi riprometto
di dare spesso qualche
pedalata indietro.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

gians, lo dico spessissimo, ma è solo perché ci credo davvero: solo gli stupidi non cambiano mai idea; mi sembra sia questo il senso delle pedalate indietro. Sarei curioso però di sapere su cosa hai cambiato idea, se fosse. Motivi personali.

babbo ha detto...

---SOLO PERCHE' E' SCATTATO NUOVAMENTE L'ALLARME

PASIAISI'

BABBO

gians ha detto...

gallo, si. Cambiare idea, ma anche riuscire a cogliere gli stati d'animo. Ultimamente ho cambiato idea su molte cose:

meglio i cani dei gatti!
meglio lo scopone della pinella
meglio la moto gp del calcio
meglio Lennon di Yoko Ono

babbo, anche il tuo impiantista ha un equilibrio instabile, aggiungilo alla lista del tuo combinatore telefonico. Vedrai che ti sistema il tutto!

Anonimo ha detto...

Mi ha detto 1ps, ti congedi come lei???
Quanto ad equilibrio, ti sta agli antipodi...badava troppo a quello degli altri.
PS. che ci fai con la bici di malvino?
:P

gians ha detto...

no, io no! e lei che cosi' dice; ma secondo me dice bene egine. A.. dimenticavo la bici di malvino,l'ho presa in prestito, spero non me ne voglia; per vedere se poteva essermi d'aiuto in questo post. cri grazie della tua visita e salutami 1ps, sono sicuro che uno di questi giorni la incontri.

babbo ha detto...

---STRANO CONCETTO, QUELLO DI EQUILIBRIO, PERCHE' DAL PUNTO DI VISTA DELLA FISICA, SI INTENDE PER UN CORPO, OGGETTO..., CHE ANNULLANDO TUTTE LE FORZE,GRAVITA' CENTRIFUGA, ECC.., NON COMPIE NESSUN MOVIMENTO, APPLICATO ALLA PSICHE UMANA, UN UOMO CHE NON COMPIE NESSUN MOVIMENTO,CHE SI ALLONTANA DA TUTTO E DA TUTTI SPEGNENDO IL CERVELLO, ANNULLANDO TUTTI I CONTATTI, VIENE DEFINITO SQULIBRATO, EPPURE OGNUNO DI NOI OGNI TANTO ANNULLA I CONTATTI PER MILLE MOTIVI DIVERSI, NON PER QUESTO VIENE DEFINITO SQUILIBRATO, ALLORA L'EQUILIBRIO IN QUESTO CASO COS'E', E QUELLO CHE OGNUNO DI NOI CERCA IN SE STESSO,OPPURE L'EQUILIBRIO DI OGNUNO DI NOI, E' QUELLO CHE GLI ALTRI IN GENERALE, STABILISCONO SIA MEGLIO CHE NOI ABBIAMO?
BABBO

asi' ha detto...

alcuni sanno quello che siamo ,per altri siamo quello che sembriamo...

gians ha detto...

babbo, dici bene "EPPURE OGNUNO DI NOI OGNI TANTO ANNULLA I CONTATTI PER MILLE MOTIVI DIVERSI" ma poi la normalita'ci porta a ristabilirli, perche'siamo coscienti di questa necessita'. Certo la soglia
è molto difficile da tracciare.

asi', parole ben dette, pero' mostrandosi sin da subito per quello che si è, si guadagna tanto tempo.

Anonimo ha detto...

Interessanti riflessioni! Ho riletto il post, e mi ha suggerito un' altra riflessione. Vedere quelli come te, come me, che cadono (e ne cadono, eh? ne sono caduti tanti e continuano a caderne, ad ogni passo) non ci deve far fare passi indietro, ma spingerci a muoverci con maggiore attenzione e ad esprimerci con maggiore umiltà; ma soprattutto a non giudicare: quello che oggi succede al tuo vicino, domani può succedere a te, a me.

p.s. babbo, hai ritrovato il libro di fisica? guarda che al paragrafo successivo c'era anche l'equilibrio dinamico...

gians ha detto...

esatto gallo, di quello che dici ne sono profondamente convinto; ma credo che l'umilta'sia generata dall'ambiente un cui si vive.